La cosa più importante

I ragazzi di 1 M ritrovano il momento più significativo dei loro mesi di vita in casa

  1. Durante questa quarantena ho capito che ‘famiglia’ ha un significato molto più ampio di quello che pensavo: ho sempre inteso la mia famiglia come mamma, papà, sorella, nonni, zii e tutti gli altri parenti, ma in questi mesi mi sono resa conto che ci sono delle persone che, seppur non abbiano il mio stesso cognome, sono talmente importanti che possono essere definiti la mia famiglia.
  2. Durante questa quarantena, ho imparato ad accettarmi e prendermi cura di me stessa, perché stando chiusa in casa tutto il giorno, il tempo che avevo a disposizione era molto e dopo le prime due settimane non sapevo più come impiegarlo; così ho iniziato a fare degli esercizi per migliorarmi e mi sono guardata allo specchio dicendomi ogni giorno: «sei bella così come sei e se cambi lo fai solo per te stessa». E ora effettivamente mi piaccio un po’ di più.
  3. Una cosa che ho imparato in quarantena è quella di conoscermi meglio, capendo veramente cosa mi fa stare bene con me stessa.
  4. Ho imparato cosa significa sentire la mancanza di qualcuno e quanto sia importante avere degli amici!
  5. In queste settimane di quarantena ho capito che la vita non ha un obbiettivo preciso ma sei tu che devi riempirla con degli obbiettivi da raggiungere.
  6. In questa quarantena personalmente ho imparato che non bisogna mai rimandare le cose che si possono fare con o senza amici nella vita ‘normale’. A questo si può collegare un’altra cosa ossia vivere la vita a pieno. Inoltre ho migliorato le mie conoscenze informatiche partecipando a una nuova modalità di fare lezione attraverso il web. 
  7. Durante questo periodo di quarantena ho imparato a cucinare, e ho ripreso molti hobbies che prima avevo abbandonato.
  8. Una cosa che ho imparato e che sono felice di aver sviluppato in me stesso durante questa quarantena è la sopportazione, nonché una grande pazienza.
  9. Ho capito che quando ti tolgono la libertà ti tolgono tutto, che dobbiamo dare più importanza alle piccole cose e ai piccoli gesti e soffermarci di più su quelle che molte volte sottovalutiamo.
  10. Da questa quarantena ho capito cosa voglia dire veramente voler bene ai propri amici – avere una sensazione di vuoto, che solo la loro compagnia può colmare.
  11. Non è cambiato molto: la cosa più importante che ho imparato in quarantena è cucinare. Ho deciso di imparare a farlo perché credo sia importante saperlo fare, dato che mi piace mangiare. Prima non ne avevo mai il tempo, ma ora sì e quindi ho sfruttato questo tempo libero: per ora ho cucinato una torta alla nutella, una cheesecake, dei biscotti al cioccolato e una cenetta a base di riso, patatine fritte, cotolette e insalata.
  12. Durante questa quarantena, la cosa più importante per me è stata avere del tempo in più da passare con me stessa: inizialmente ne avevo molto a disposizione e, non sapendo come impiegarlo, ho iniziato a fare degli esercizi e a prendermi un po’ più cura di me sotto tutti i punti di vista; insomma, si potrebbe dire che ho fatto un corso di autostima e sicuramente ora sono più felice. Inoltre, sento di aver legato molto di più con i miei compagni di classe, perché ora non ci scriviamo solo per i compiti come facevano prima, ma anche semplicemente per parlare tra di noi.
  13. Durante questa quarantena ho imparato che non saremo mai contenti del tempo che abbiamo a disposizione: ci lamentiamo che non ne abbiamo abbastanza, e quando ne abbiamo, ci lamentiamo che ne abbiamo troppo e non sappiamo cosa farcene. La cosa più importante che ho imparato durante questa quarantena è che a volte bisogna imparare ad annoiarsi – annoiarsi non vuol dire abbattersi, ma rilassarsi e fare ciò che ci va, non facendo niente allo stesso tempo. 
  14. Grazie a questo virus, cerco di essere gentile, dato che l’ho offeso per due mesi: ho capito quanto sia importante sfruttare ogni giorno al massimo, ho capito chi ti è davvero amico e a chi invece importa se stai bene o no, ed ho capito che in fondo avevo bisogno di stare un po’ con la mia famiglia. Dopotutto, questa quarantena ha avuto i suoi pro.
  15. Si, anche se faccio parte della categoria di quelli a cui non piace la scuola ora come ora mi manca tantissimo. Mi mancano i miei compagni, i miei prof, i bidelli, le macchinette che mi prendevano i soldi senza darmi la merendina in cambio, il cortile – insomma un po’ tutto. Spero davvero che tutto questo finisca presto per poter tornare alla normalità. 
  16. Ho imparato cos’è il rispetto verso le persone, città e nazione. Sarei dovuta restare a casa dal primo giorno, e non approfittare del tempo che medici, farmacisti, cassieri ecc, utilizzano per lavorare nonostante l’alto rischio di poter essere contagiati, per uscire e divertirmi con le persone a me care. 
  17. Durante questa quarantena ho imparato che ognuno di noi ha bisogno dei propri spazi e della propria privacy, ma anche che stare insieme e confrontarsi con gli altri non è poi così male.
  18. Penso che in questa quarantena la cosa che più ho capito è stata che, mentre prima  mi lamentavo spesso per la noia o magari molto semplicemente per altre sciocchezze, ora vedo tutto ciò che mi succedeva in ‘passato’ come un sogno quasi irrealizzabile e inarrivabile. Ho certamente capito al meglio l’importanza dell’amicizia che pur se a distanza è sempre forte. Ebbene sì, nonostante questa situazione ha mille difetti come la distanza il non saper come occupare il tempo, ha altrettanti pregi, ad esempio ora ho il tempo per dedicarmi a me stessa e alla mia famiglia – cosa che prima, con tutti gli impegni, non riuscivo quasi a fare. Come tutti, spero che questa situazione finisca il prima possibile, ma penso comunque che per molte persone questo sia stato un periodo di crescita e di maturazione nonostante gli ostacoli e le difficoltà.
  19. Durante questa quarantena ho imparato a non dare nulla per scontato e a dare valore alle piccole cose che prima ritenevo insignificanti. Ho capito cosa vuol dire stare lontana dalle persone a cui tengo di più e sentirne la mancanza. Mi sono resa conto che, quando prima non mi concedevo nemmeno una passeggiata all’aperto perché avevo molti impegni, è bello, invece, uscire per camminare un po’, senza per forza avere una meta. Ho capito che vedere le persone attraverso uno schermo è una cosa completamente diversa dall’averle davanti per poter scambiare due chiacchiere e magari andare a prendere un gelato insieme. In fondo, qualche volta ci si rende conto di quello che si ha solo quando lo si perde e bè, credo di aver compreso veramente il significato di questa frase.
  20. Durante questa complicata quarantena, ho imparato a rilassarmi nonostante il periodo scolastico. Infatti, tutto il tempo occupato da ciò che riempiva la vita di ogni giorno, come gli spostamenti e le attività sportive, ora lo posso investire pensando a me stesso e alla mia tranquillità, concedendomi qualche ora settimanale di ozio in più rispetto al solito. Così facendo, sto riscontrando una maggiore serenità ed una maggiore spensieratezza.
  21. In questo periodo di isolamento, in cui non ci sono contatti con l’esterno, mi sono accorta che non davo per niente importanza alle cose che avevo prima, e a quanto che appunto dessi per scontato: prendere un gelato, uscire con gli amici, andare a ristorante, fare shopping, che prima non erano azioni così speciali, ora sono diventate cose che sogno. A tutti noi è stata tolta la libertà, anche se per una giusta causa: stare sempre in casa mi ha fatto riflettere molto e mi ha fatto capire che bisogna apprezzare sempre quello che si ha, perché tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro. Per molto tempo non potrò vedere le persone a cui tengo di più e fare molte cose che mi rendevano felice, ma sono comunque grata che ci sia la tecnologia che mi permette di mantenermi in contatto con i miei amici. Penso che quando finirà la  quarantena uscirò come una persona nuova, perciò ho ottenuto qualcosa di positivo da questa situazione; mi dispiace che ci sia voluto tutto questo per accorgermene, ma alla fine è vero che non capisci l’importanza delle “cose” fin quando non le hai più.
  22. In questi quasi due mesi mi sono annoiata parecchio ma ho “ritrovato” il mio piccolo giardino dove non avevo messo piede tutto l’inverno: ci ho passato molte ore con mia sorella e il mio cane, ho provato a prendere un po’ di sole nelle belle giornate limpide, ho cucinato un po’ di dolci, mi sono impegnata molto a trovare la voglia di fare dell’allenamento ogni giorno, mi sono tinta i capelli ben due volte durante questa quarantena ed ho risentito degli amici con cui non parlavo da mesi. In conclusione posso dire che ho imparato a godermi di più le cose che ho in casa mia e ad essere più paziente, anche con i miei familiari.
  23. Dare più importanza alle cose che facevo e che faccio: solamente uscire ed andare al parco, che prima mi sembrava fra le cose più normali e a tratti pure noiose, adesso anche andare dal fruttivendolo sotto casa mi rende felice; anzi, visto che è uno dei pochi momenti in cui esco, mi faccio prendere dalla fantasia e guardando magari le pesche mi immagino in un grande parco all’aria aperta con tantissimi alberi di frutta. Ormai ci ho pure fatto amicizia, con il fruttivendolo e con i nonnini che fanno la spesa. Però io penso che anche se è una situazione dura facciamo bene a stare a casa perché sebbene quest’estate forse non si potrà andare al mare si può sempre rimandare, mentre la vita è una sola e non bisogna sottovalutare la situazione solo perché i casi sono meno o perché si vuol andare in vacanza. Ci vuole anche un po’ di rispetto per le persone che sono morte, perché lavoravano in una zona rossa oppure solo perché è capitato: per queste persone bisogna avere pazienza e fare come ci viene chiesto, perché poi si potrà ritornar fuori con calma e alla vita normale.