La letteratura francese e la sua importanza. Considerazioni sul tema

Le studentesse Annalisa Vibio e Rebecca Baroncini, per impulso della prof.ssa Carlotta Sgubbi, ci illustrano il percorso di lettura della loro classe (4L liceo linguistico) intorno alla storia, alla cultura, alla lingua francese.

Ormai è circa un anno e mezzo che, quasi quotidianamente, leggiamo interessanti testi e libri in francese per scoprire la letteratura di questo Paese tanto vicino al nostro. Seguiamo questo percorso, fin dai componimenti medievali, per apprendere dunque la cultura e la storia della lingua, ma oltre allo scopo didattico, sarebbe anche importante sottolineare il contributo di questa attività per l’accrescimento personale, dal punto di vista della propria personalità e del proprio carattere. Infatti, da ogni poesia, saggio o brano è possibile ricavare un insegnamento utile per la nostra vita nel mondo attuale e per il nostro futuro nel mondo adulto. Inoltre, la letteratura è fondamentale perché, anche se i suoi testi sembrano tanto lontani nel tempo, il solo fatto di analizzarli suscita pensieri e riflessioni che ci aprono verso la complessa realtà che ci circonda e ci aiutano a sviluppare un senso critico, avendo sempre il diritto di essere sia in accordo che in disaccordo con l’autore.

Per confermare tali tesi possiamo dunque prendere come esempio il testo “Vivre à propos” di Michel de Montaigne, autore del XVI secolo e primo scrittore di un’opera di letteratura filosofica redatta interamente in francese.

Attraverso questo saggio, il filosofo offre la su lezione di vita, in  quanto egli è convinto che l’esistenza vada vissuta interamente e godendosi ogni suo momento, dal più felice al più triste e dal più semplice al più complesso. Infatti, secondo Montaigne occorre rimanere sempre concentrati su ciò che si sta facendo ed è importante saper lasciare spazio ai propri bisogni e alle proprie necessità, seguendo gli istinti naturali e mettendo da parte per qualche ora le preoccupazioni. La natura giuda l’uomo verso ciò che è positivo per lui stesso e basta meditare e saper ben gestire la propria vita per essere soddisfatti, senza dover forzatamente mostrare il proprio talento o compiere grandi gesta: onore, gloria e soldi non sono che dettagli. Ebbene, se ci si sofferma su queste parole si può a questo punto trarre grandi insegnamenti e imparare ad essere felici semplicemente con ciò che si possiede, senza essere costantemente alla ricerca dell’impossibile, fatto che nella nostra società moderna è sempre più frequente. È vero che al giorno d’oggi, anche a causa di Internet, è difficile allontanarsi completamente dalle proprie responsabilità e che occorre avere ambizione per ottenere certi risultati e una buona vita, contrastando la grande concorrenza che caratterizza certi mestieri o ambiti universitari, ma non bisogna pensare che senza tali obiettivi la propria esistenza sia rovinata o senza senso. A fronte di una realtà complessa che sembra non lasciare alcuna possibilità di successo a chi non appare come migliore di tanti altri, il saper dare importanza a se stessi e l’essere soddisfatti semplicemente perché vivi e aperti a tante possibilità è, a nostro avviso, da non dimenticare mai.

Tuttavia, è anche giusto rimarcare il fatto che certi insegnamenti e valori di testi o poesie dei secoli ormai passati siano oggi superati o addirittura sbagliati. Un celebre esempio sono i componimenti del famoso poeta francese della “Pléiade” Pierre de Ronsard, il quale tratta ripetutamente il tema della fuga del tempo e della vecchiaia.

Egli scrive infatti che la donna deve godersi tutti i piaceri della vita finché giovane e bella, in quanto lo scorrere degli anni ne rovinerà l’aspetto e la vecchiaia non le permetterà più di trarre felicità da ciò che le veniva offerto da ragazza. Anche se nel XVI secolo Ronsard divenne uno dei più celebri autori, nella società attuale tali pensieri non sono più accettati e, anche se il passare del tempo toglie certamente opportunità ed energia, attualmente si ha potere e libertà di fare ciò che si desidera a qualsiasi età. Ciò è legato ad una mentalità sempre più aperta e alla vita in una società individualistica e dinamica dove molti limiti non sono più comprensibili.

In conclusione, ciò che da queste riflessioni possiamo trarre è dunque l’importanza di ricordare sempre di riflettere su quello che si sta leggendo ed del saper sviluppare un senso critico. Ogni passo che analizziamo può essere utile a noi stessi e può addirittura cambiare un nostro punto di vista o farci soffermare su aspetti della realtà che davamo per scontato, ma è bene non dimenticare le proprie capacità prendendo tutto ciò che si legge per corretto o vero senza sviluppare un proprio pensiero. È questo il più grande insegnamento della letteratura.

Annalisa Vibio, Rebecca Baroncini (4L)